Il mio segreto per far durare un matrimonio

Ogni matrimonio ha le sue regole e ogni regola va infranta a modo suo.
Ok, ora che abbiamo messo la parola chiave nell’incipit per soddisfare i requisiti Seo senza rinunciare al mood “Anna Karenina”, possiamo cominciare. Ho chiesto per anni ai personaggi del mondo dello spettacolo e della tv quale fosse il segreto per far durare la loro unione con i rispettivi mariti/mogli, compagni/compagne, fidanzati/fidanzate di lungo corso. Le risposte sono quasi sempre le stesse. Per esempio, Christian De Sica, sposato con Silvia (Verdone, sorella di Carlo) mi ha detto che ci vuole  «Rispetto reciproco e poi bisogna ridere di sé stessi». E Cesara Buonamici mi ha spiegato «Tanta autoironia e una gran dose di pazienza, da parte di entrambi».
Io, che ho appena scavallato il dodicesimo anno di matrimonio, riguardando all’album di nozze di quel 21 marzo 2009, ancora non mi capacito di quale sia il segreto mio e di Cielomiomarito. Ma non è un caso che, di tutte le foto di quel giorno, io abbia scelto come immagine per questo post la jpg numero 118.

Le regole di un matrimonio perfetto

Perché non si trasformi in divorzio o in delitto, dunque, stando a quanto consigliano le star, bisogna sopportarsi vicendevolmente, facendosi nel contempo delle grandi risate. E lo confermano pure i fior fior di esperti che nella mia vita precedente da sex editor e giornalista di psicologia ho consultato. Uno dei più simpatici, lo psicoterapeuta e sessuologo Fabrizio Quattrini, che siccome siamo amici io chiamo Fabry Fybra, è assolutamente d’accordo. Quando ci sentiamo al telefono perché lui possa spoilerarmi in anticipo le puntate di “Matrimonio a prima vista”, la butta sempre lì, un po’ in caciara: «Con Massimo tutto bene? Vi divertite?». E lo so bene, Fabry, cosa intende dire…

Comunque, io non nascondo la testa sotto la sabbia come fanno gli struzzi. Mi interrogo quotidianamente su cosa faccia durare la nostra unione. Soprattutto quando mia figlia, mentre scrivo su questo blog, mi si presenta davanti la domenica mattina del cambio dell’ora legale, con gli occhi gonfi di sonno e il muso sporco di biscotti al cioccolato e mi fa:

«Dovremmo vivere come i monaci camaldolesi. Ognuno nella propria cella e si riuniscono insieme solo per mangiare (o per pregare, ma vabbè soprattutto mangiare)».

Verissimo: è da anni che lo dico, che avrei bisogno di una stanza tutta per me. Lo sosteneva pure Virginia Woolf, che in «Una stanza tutta per sé» scriveva:

«Non si può pensare bene, né amare bene, né dormire bene se non si è pranzato bene».

“Ma poi quella lì è morta annegata, si è suicidata, annegata col peso dei sassi, dentro al lago” mi ricorda il mio Super Io, il solito rompicoglioni.

Sto divagando. Adesso mi dico il mio segreto per far durare il matrimonio. Essenzialmente, il segreto è trattenersi dall’uccidere il consorte in una serie di quotidiane situazioni incresciose. L’elenco è questo:

  • Quando usa il pelapatate
  • Quando usa lo spazzolino elettrico
  • Quando compra lo Scottex risparmioso
  • Quando pigia forte la tastiera
  • Quando russa
  • Quando prepara le torte
  • Quando decalcarizza i frangiacqua e i filtri dei rubinetti

Fermiamoci a sette punti, analizziamo nei dettagli.

  1. Il pelapatate
    Il pelapatate non te lo mettono tra i regali del matrimonio. Nelle liste nozze non c’è mai. FATECI CASO. Sì, perché è un oggetto del demonio. Non c’è verdura che non possa essere tagliata con un semplice coltello da cucina. Invece poi mio marito un giorno ha deciso che quel coso (ma anche il pennellino per spennellare l’uovo) fossero decisivi, indispensabili, fondamentali. E tutte le sante volte che usa il pelapatate, poi lo ripone nel coso dove si asciugano le posate, sopra i lavandini, lì a scolare. Ebbene, quando io apro lo stipetto della cucina per prendere un qualsivoglia cucchiaino, il MALEDETTO PELAPATATE CADE sul pavimento. E io sclero. Gliel’ho detto un miliardo di volte, a Cielomiomarito: «Fallo sparire nel cassetto, non lo voglio vedere!!!!». Ma è tutto inutile.
  2. Lo spazzolino elettrico
    Sullo spazzolino elettrico, un po’ come sul verso giusto del rotolo di carta igienica, sono finiti i matrimoni più solidi. Il mio resiste, perché faccio appello a tutta la mia pazienza zen quando Massimo, dopo aver usato il suo Oral-coso modello supersonico, lo lascia lì, tutto avvoltolato nel suo filo chilometrico, là dove io vorrei riporre, nell’ordine: i miei occhiali da vista, la crema, il balsamo per capelli, il profumo… Ma insomma, possiamo trovare posto DEFINITIVO per l’ingombrante spazzolino del cavolo, prima che io telefoni ad Annamaria Bernardini de Pace?
  3. Lo Scottex risparmioso
    Siamo tutti d’accordo che il rotolone asciugone deve avere i fogli GRANDI e QUADRATI? L’udienza è chiusa: se tu mi compri quelli con l’opzione mezzo strappo, io vado dritto alla Sacra Rota senza passare dal via.
  4. Il pigiamento di tastiera
    Cielomiomarito ha appena finito di scrivere il suo secondo libro per Tsunami edizioni. Dopo quella di Billie Eilish, stavolta ha finito la biografia di un gruppo metal con un nome da incubo. Dev’essere stato il raptus dell’ispirazione, ma lui la tastiera non la sfiora con i polpastrelli, lui zappa. E io, che sono delicata di orecchi e ho il sonno leggero (vedi punto seguente), patisco.
  5. Russare
    Non è che mi dà fastidio che mio mariti russi, è che lo vorrei uccidere quando, dopo che lo sveglio per dirgli: “Stai russando”, lui dice: “Scusa”, si rigira e ricomincia a dormire subito. Io invece occhi a palla fino alle 5 di mattina e nel frattempo guardo “Enigmi alieni”, nella speranza che questi ultimi ci invadano. Una volta a notte fonda ho anche visto “Storia di un matrimonio”, con Adam Driver e Scarlett Johansson. Ma non è che mi abbia consolato molto.
  6. Le torte
    Massimo prepara i dolci solo per dimostrare che io non ne sono capace.
  7. Lo sfrangiamento dei frangiacqua
    Ma a voi, se il vostro compagno/marito/fidanzato riponesse i frangiacqua immersi nel Viakal (l’aceto non funziona, diciamocelo) nei bicchieri da cucina che poi si dovrebbero usare per bere, non verrebbe voglia di impugnare il mitra come Michael Douglas in “Un giorno di ordinaria follia”? Ecco, a me sì. Eppure resisto. Abbiamo scavallato i dodici anni di amore. Proprio perché lui sopporta me che non sopporto le cose che fa lui. E ora, da bravi, scrivetemi nei commenti qui sotto le cose che non sopportate all’interno della vostra coppia ma che, da bravoni, sopportate per far durare il matrimonio (o il patrimonio, se preferite). Ma giuro che il primo che scrive: “Ci sopportiamo e ci supportiamo” lo banno.

 

Comments

Teresa
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Il mio parla la mattina prima del caffè. Lascia i rotoli esauriti di carta igienica in bagno, finché io o il buon signor Melanio non passiamo a raccattarli. Infine, osteggia l’uso del pelapatate: secondo lui dovrei usare un coltello figo, di una serie figa, che Miracle Blades scansati. Io uso invece e sempre il pelapatate, regalatomi da sua madre e che mi dona tanta gioia!

Giusy
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Sul pelapatate, quindi, ci sono due scuole di pensiero. Molto bene.

Elena
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Grande Giusy!!! Mio marito russsssssaaaaaa e io guardo i film con i sottotitoli! E ultimamente allinea tazze e bicchieri nella dispensa, mi devo preoccupare? (A letto con il nemico ) baci ele

Giusy
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Esci i titoli dei film

Milvia
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Macché sopportiamo e supportiamo!!!
Io lo professo, lo consiglio, lo enuncio, ma mica lo faccio! Proprio sta matina, alle 9 e 38 (ora legale), nel letto mentre mi abbracciava gli ho detto “ma perché non ci lasciamo scusa?” iniziando i miei sepolcri su tutti i motivi per cui gioverebbe alla nostra coppia. E lui??? Sai cosa ha fatto? Come sempre mi ha dato una carezza e un bacio, dimostrandomi che il nostro amore è più forte di tutto. Comunque io a quel punto sono scesa e mi sono preparata un ginseng (e siccome alla fine della fiera lo amo, l’ho fatto anche a lui).
Tanto non è servito a un cavolo quel gioco che mi ero inventata, che prima di addormentarmi lo mollo così sono single tutta la notte e faccio cosa voglio (nel sonno), e al mattino gli e lo racconto pure! Aah che spettacolo…. Certi orgasmi con quel bonazzo di Luca Argentero…. E una notte lo sconosciuto col casco da moto… Che poteva essere chiunque… Da Topo Gigio al fruttivendolo di Corso Ricci.
Mi lascia fare, almeno nel pensiero…
Io lo ammazzerei per davvero quando compra le penne lisce, quando mastica i biscotti e le bruschette e fa quel rumore con la bocca che mi dà ai nervi. Quando mi risponde “fai te”. E quando lascia i calzini sporchi fuori, sul davanzale, che poi seccano (in punta più che altro), ma un giorno c’è stato un vento così forte che uno se lo è spazzato via, ed io ho avuto il privilegio di godermi la scena, dalla finestra, con quel “fantasmino nero” che roteava nel cielo e gli ho subito mandato un messaggio vocale spiegandogli il fatto, goduta come non so cosa!
Il primo premio, comunque, lo ha vinto quella volta che ha steso la roba asciutta, che io avevo appena ritirato e appoggiato un attimo nella bacinella, per portarla in camera.
Lì mi stava scattando la violenza… Come cavolo fai a non sentire che i panni non sono bagnati mentre li fermi con le mollette???
Va bé…
Mi frega il fatto che, poi, quando mi bacia e sento il profumo della sua pelle vince su tutti… Mannaggia la miseria…
Ah… Non siamo sposati…. Vale lo stesso?
Che te lo dico a fare che quella che non vuole sono io?
Eppure, nonostante questo, non immagino una vita senza di lui.
Sempre scalzo però, con pacchi di fusilli in mano e una sera, a sorpresa, con un casco da motociclista in testa… Completamente nudo

Giusy
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Vale tutto, Milvia!

Elena
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Io sono quella dello Scottttttttex (se loro dimezzano i fogli non vedo perché io non possa moltiplicare le t) e dell’insonnia notturna. Siamo insieme da 9 anni e ancora non sa che non mi piace il cioccolato con le nocciole ma solo quello extra al latte, quindi mi sembra un buon motivo per lasciarlo. Però carica e scarica la lavastoviglie. Sempre, ogni giorno, perché io potrei anche mangiare con le mani per evitare tutto ciò. Quindi al momento ci rifletto. Ci amiamo come il primo giorno, ma tengo un pelapatate segreto nascosto in cucina. Si chiama “ un rapporto che evolve”. Dillo al tuo amico psicologo. Ma Secondo me già lo sa.
Ti lovvo!

Giusy
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Cara Elena, ti lovvo anche io per questo commento molto spiritoso. Vi amo, voi tutti che siete in questo bar (cit.).

Milvia
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Comunque gli farò leggere il tuo scritto per fargli capire che non è un “non amore” il mio e che là fuori c’è pieno di baldi maschi che come lui fanno cose insopportabili e incomprensibili!
Mi sento già meglio! Vado a comprare un casco pet la moto!!!!

Raffa
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Giusina cara, mio marito attacca ai cosi della doccia i cuki gelo pieni di aceto, con un palpabile effetto flebo. Però sabato sera mi ha deliziata con un push present, ovvero con il regalo per la nascita di Viola, che ha 6 anni. Volevo dire alla Ferragni che c’è speranza anche per lei! Evviva!

Giusy
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No, vabbè, flebo di aceto WINS

LivioHilton
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Cara Giusy, credo tu abbia centrato il punto senza accorgetene ! Sono le situazioni incresciose che fanno durare il matrimonio ! Insomma parliamoci chiaro queste piccole guerre di nervi sono ciò che distrae la coppia da riflessioni più profonde . E’ la teoria del male minore, te lo tieni lo conosci e ti va bene così, ben sapendo che in giro ci sono mali ben peggiori . Insomma anche Victoria e David hanno avuto i loro scontri e si vocifera che le peggiori litigate le abbiano avute perché quando erano entrambi biondi lui le finisse sempre lo shampoo antigiallo e lei si ritrovava in doccia a “cristare” perché si sarebbe ritrovata giallo ramata a presentare la sua nuova linea di abbigliamento con Baby Spice (bionda naturale ndr) in prima fila. Aggiungiamo che David a sua volta ha dovuto sopportare un’alitosi data dai fagioli proteici Giapponesi che lei consumava per arrivare alla sua dieta da 800 calorie . David e Victoria sono ancora lì nonostante corna con la babysitter . Il matrimonio è una pentola a pressione e queste “situazioni incresciose” sono lo sfiato della valvola che evita l’esplosione più grossa . Perché ficcarsi in una “pentola pressione” ? Semplice dimezzi il tempo , non avrai un piatto gourmet ma a fine serata almeno un buon brasato te lo sei magnato ed è tutto più buono dei takeaways che ti creano “esotiche” aspettative ma alla fine ti sono costati un botto e nel migliore dei casi sono solo del banale riso con due fettine scadute di salmone !

Giusy
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Solo cuori per BeLivio

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